giovedì 22 gennaio 2015

La Storia Siamo Noi....che Scriviamo le Lettere...




La storia siamo noi, si è certo, la storia giusta o sbagliata la facciamo noi. La facciamo noi, nonostante tutto. Nonostante i poteri forti che agiscono sopra le nostre teste, nonostante gli intrecci e le ragnatele di acciaio invisibile che tendono ad imprigionarci limitando i nostri movimenti.  In questo andirivieni di burocrazia fatta da decreti sblocca Italia (quale Italia), servirebbe veramente un qualcosa che SBLOCCHI gli italiani e dia vita ad una rinascita del pensiero dominate. Siamo un paese in eterna agonia. In lenta ed inesorabile caduta libera verso il basso.  Da anni ormai siamo vittime di una crisi economica che blocca le nostre menti e soprattutto i nostri sogni. Ma la vera crisi, secondo il mio umilissimo parere, risiede nella mentalità che va ormai dilagando. Si cerca di raschiare il fondo del fondo senza cercare di rigenerarsi e di evolversi. In tutto ciò concorre la secolare tendenza alla stagnazione, al mantenimento del vecchio equilibrio sociale ormai arcaico. Si rischia così di rimanere imprigionati in strette di mano tra i mille improduttivi colletti bianchi. Una ragnatela di affiliazioni politiche e para-politiche tendono a mantenere l’equilibrio nella stagnate situazione in cui si trova un paese. In questo contesto, chi si impegna a migliorare se stesso, contribuendo ad un miglioramento collettivo, impatta su questa ragnatela appiccicosa. Nonostante tutto è indispensabile resistere e lottare giorno dopo giorno per un futuro migliore, sia individuale sia collettivo. Il barcone tricolore è ormai alla deriva e sta imbarcando sempre più acqua, soltanto liberandosi delle zavorre e pesi morti sarà possibile tornare a navigare verso un futuro. Tutto questo richiede una cambio di mentalità, basta vivere di espedienti cercando nuovi sotterfugi, è necessario che ognuno nel suo piccolo si assuma le proprie responsabilità piccole o grandi che siano.
E’ necessario che la mentalità della legalità prevalga, a discapito del pensiero dominante in cui si reputa tutto concesso e tutto accettabile basta che non venga messa a repentaglio la sicurezza del proprio piccolo feudo. Un popolo è estremamente legato alla sua classe politica, uno è lo specchio dell’altro. Soltanto un cambio di mentalità nato dal basso potrà portare ad un vero progresso collettivo.   
La Storia siamo noi……nessuno si senta escluso…”.